I Textbook sono un quartetto di Chicago che ho scoperto solo di recente nonostante i primi lavori siano datati 2000, e All messed up è rappresenta il 5° album.
Preso un po’ dalla curiosità, ho ascoltato anche i lavori precendenti e cazzo, devo dire che fino ad adesso mi sono perso proprio una grande band!
I Textbookfondamentalmente fanno un pop punk mooooolto poppettoso (strizzando un’occhio ai Get Up Kids per intenderci, anche se in alcuni frangenti mi ricordano anche i Copyrights) lontano da essere noioso e banale, questo fa si che anche l’ascolto di All messed up scorre sempre piacevole per tutta la sua durata. Ad impreziosire un disco di per sé già bello, ci pensano le illustri collaborazioni con Jeff Pezzati (Naked Raygun) in Everything I’m Not e Dan Vapid (devo dirvi dove suona/ha suonato? Dai!) in Just One Of Those Things e We’ll Grow Old. Tra le mie preferite, segnalo la già citata Everything I’m Not e Looking after me.
Volete il disco? Lo trovate, come sempre, su Striped Music oppure potete rivolgervi direttamente alla Torture Chamber Records. Li vedremo in Italia? Spero proprio di si.
Here we are with the last review of the first battle of the bands.
The Textbook are Chicago quartet that I honestly discovered just recently, despite early works are dated 2000, and All messed up is the 5th album. Due of my curiosity, I also heard the previous works and fuck, I must say that until now I have lost simply a great band!
The Textbookbasically do a pop punk veeeeery poppy (blinking an eye to the Get Up Kids although in some circumstances they remind me also The Copyrights) far from being boring or obvious, this means that listening to All messed up runs for its entire duration is always a pleasure.
To embellish a record which is already beautiful, we think the illustrious collaborations with Jeff Pezzati (Naked Raygun) in Everything I’m Not and Dan Vapid (Should I tell you where he plays/played? Come on!) In Just One Of Those Things and We’ll Grow Old.
Among my favorites, point out the aforementioned Everything I’m Not and Looking after me.
Do you want the cd? Striped Music have it, or you can contact directly to the Torture Chamber Records. Can we have the chance to see the band in Italy? I really hope so.
TRACKLIST
01 – Everything I’m Not
02 – Just One Of Those Things
03 – Looking After Me
04 – Shared Privacy
05 – If You Don’t Know By Now
06 – Never Meant To Be
07 – Call You Up
08 – Congratulations
09 – Missed You First
10 – Change My Mind
11 – We’ll Get Old
BAND
Dave Lysien – Vocals, Guitar
Rick Uncapher – Bass
Mark Doyle – Drums, Vocals, Percussion
Dan Knapik – Guitar, Vocals
Dopo un EP dell’ormai lontano 2011, tornano i genovesi Jagherbombcon una nuova fatica, totalmente DIY e in free download (grande punto a favore) dal titolo Another One To Forget. Devo ammettere che non sono molto abituato a questi tipi di suoni, e prima di capire se questo disco mi piace o meno mi sono sentito in obbligo di ascoltarlo molte volte. Per quale motivo?
Perchè mi ricordano vagamente i Rise Against e perchè ci sono molte cose che mi piacciono (buone melodie, ottima voce) e altre decisamente meno – vedi smetallate e pezzi a volte un po’ troppo lunghi. Ma in fondo questo è dovuto al limite dei mentecatti come me che difficilmente accettano più di 3 accordi e i 2 minuti.
I ragazzi sono molto molto bravi tecnicamente e non fanno nulla per nasconderlo, tuttavia i pezzi che mi sono piaciuti maggiormente sono quelli più semplici e più vicini al punk rock classico come Let Me Be e Running Out Of Time. Promossi!
After an EP out in 2011, the Jagherbombare back with a new work, totally DIY and in free download (huge bonus for them) entitled Another One To Forget. I must admit I’m not very used to this kind of sound , and before I could understand if I like this record or not, I had to listen it many times. What’s reason?
Because they vaguely remind me to the Rise Against, because there are many things I like (good melodies, good voice) and other much less – see metal guitars (just sometimes) and sometimes the songs are too long. But basically this is due to the limit of idiots like me who hardly accept more than three chords and two minutes songs.
The guys are very very good technically and they do nothing to hide, but the pieces that I liked most are the simplest and closer to the punk rock classic sound like Let Me Be and Running Out Of Time. Promoted!
Ti piace il Garage-Punk? Sei un fan dei Devil Dogs, New Bomb Turks, Teengenerate e tutta quella roba che sprizza energia da tutti i lati? Ecco, se rientri in questa fascia, sicuramente Junk Food fa al caso tuo.
Mi è capitato di vedere i bergamaschi Snookys dal vivo qualche mese fa e devo ammettere che mi hanno fatto proprio una bella impressione, impressione che è stata confermata quando sono tornato a casa con la voglia di ascoltare con maggior attenzione il loro disco, che fino ad allora aveva accumulato ingiustamente troppa polvere.
13 pezzi al fulmicotone dove Actin’ Good, I Can Only Wear Geox, Cop Guy e Fire Alarm fanno fare un figurone ai ragazzi. Dategli un’ascolto, anche se non è il vostro genere, sono certo che resterete piacevolmente sorpresi, i ragazzi sanno il fatto loro.
Se il disco è di vostro gradimento e volete arricchire Speciani e la OCW, contattatelo qui oppure fate riferimento come sempre a Striped Music.
Do you like Garage-Punk? Are you a fan of the Devil Dogs, New Bomb Turks, Teengenerate and all that stuff full of energy? Well, if you are into these bands, definitely Junk Food is a record good for you.
I’ve seen the Snookysplaying a couple of times in the last months and I must admit they were pretty impressive, impression confirmed when I got home with the desire to listen more carefully their record, which until then had wrongly collected too much dust.
13 fasts songs where Actin ‘Good, I Can Only Wear Geox, Cop Guy and Fire Alarm are the songs i like the most. Give them a listen, even if it isn’t your kind of music I am sure you will be pleasantly surprised, the guys are very good at this.
If you like the record and you want to enrich Speciani and OCW, contact him here or go to Striped Music.
TRACKLIST
01 – Fat Guy Attitude
02 – Actin’ Good
03 – Fire Alarm
04 – Pidgeon
05 – Cop Guy
06 – Stab You
07 – Not A Girl
08 – I Can Only Wear Geox
09 – Down In The Basement
10 – I’m A Geek, You’re A Nerd
11 – Jizz
12 – You’re A Bluff
13 – Nothing Can Heal Us
BAND
Andrea Facheris – Vocals
Marco Facheris – Guitar & Vocals
Federico Mitan – Bass & Vocals
Luca Legramandi – Drums
Difficile essere obiettivi recensendo un disco degli Apers. Sarà per la grande amicizia con Kevin e gli altri, sarà per l’affetto che in generale provo per questa band da diversi anni e per il mio debole naturale per le band olandesi. Si sono fatti attendere per un nuovo disco (You’re only as strong as the table you dance on è datato 2009) e sicuramente il risultato è buono anche se, a fine ascolto, la sensazione è quella di aver apprezzato di più gli album precedenti, in particolare Reanimate my heart che per quanto mi riguarda rimane uno dei top album punk rock degli ultimi anni. Lo stile Apers è inconfondibile, pezzi a ritmi non velocissimi, linee melodiche molto belle e testi che rasentano il puro genio.
Si parte con Global Holocaust, anthem misantropo dal titolo abbastanza inequivocabile, si accelera con To the bar for cocktails e si continua con Jamie Oliver, già proposta durante il tour estivo e sicuramente uno dei pezzi più riusciti del disco, con un testo assurdo dedicato al famoso cuoco inglese.
Andando avanti troviamo Early dementia, altro bel pezzo, e soprattutto Always hate work, che condensa tutto l’odio di Kevin per il mondo del lavoro in generale.
I pezzi continuano a mantenersi su un buon livello, prediligendo ironia e presa per il culo anche se un po’ fuori tempo (Dear Ben) fino ad arrivare alla conclusiva e malinconica Confetti on the floor, triste riflessione sul tempo che passa inesorabilmente.
Particolarità: due cover, Break stuff dei Priceduifkes e Eve of destruction di Barry McGuire e due pezzi dove Kevin dà prova del suo italiano: Totally barzotto for you e Mozzarella no more, pezzo del quale posso vantarmi di essere stato presente alla sua primissima stesura, alla piscina comunale di Giussano, che parla degli olandesi alle prese del sole di luglio 2009 (quando in Italia c’era il sole d’estate).
Nel complesso, un bel disco. Non rientra tra i miei preferiti degli Apers ma dimostra come, anche dopo quasi vent’anni, il successo internazionale della band sia più che giustificato e meritato.
TRACKLIST
01 – Global Holocaust 02 – To The Bar For Cocktails 03 – Jamie Oliver 04 – Early Dementia 05 – Break Stuff 06 – Stop It Now 07 – Always Hate Work 08 – Mozzerella No More 09 – Totally Barzotto For You 10 – Moonlight Kisses 11 – Dear Ben 12 – Eve Of Destruction 13 – Confetti On The Floor
BAND Kevin Aper – Vocals, Bass Ivo Backbreaker – Drums Max Power – Guitar Mikey Bat Bite – Guitar
Con il consueto ritardo, oggi parleremo dell’esordio discografico dei Nuts, band attiva solo da qualche mese divisa tra Piacenza e Milano e composta da facce più o meno note del circuito tricolore. Chi segue questo blog e in particolare le I Buy Records Nights che organizziamo, saprà che stiamo dando molto spazio a questi ragazzi, perchè oltre ad essere ottimi amici, riteniamo che abbiano molto potenziale. Fanculo chi parla di presunte raccomandazioni. Scollatevi dal divano, fate meno polemiche e divertitevi di più ai concerti! D’altra parte se la Monster Zero ha messo gli occhi sopra direttamente all’esordio un motivo ci sarà, oppure no? 4 Pezzi super-catchy che ti prendono al primo ascolto.
La ricetta è sempre quella: i soliti 3/4 accordi supportati da ottime melodie, belle voci, cori, cori e ancora cori. Formula (27 o 37?) collaudata e semplice, lontana dal voler essere innovativa… (punto a
favore!) e su questo siamo tutti d’accordo…ma mi chiedo, quanti riescono a farlo cosi piacevolmente? Direi in pochi e per quanto mi riguarda i Nuts rientrano tra le piacevolissime sorprese di quest’anno. Because of You (me ne innamorai già con la demo) e Magical Mistery Day sono i pezzi che impreziosiscono un 7” già gradevolissimo.
Insomma, sapete che fare (qui e qui).
With the usual delay, today we will talk about the debut record of The Nuts, new band active since few months and based between Piacenza and Milan, made up by faces more or less known here in Italy. Who follow this blog and in particular the I Buy Records Nights that we organize, will know that we are giving a lot of slots to these guys, because in addition to being good friends, we believe that they have a lot of potential. Fuck those who speak of alleged entrustments. Leave the couch, do less controversy and enjoy your local gigs! By the way, if the Monster Zero has released their debut 7” there should be a good reason, or not? 4 tracks super-catchy that you get on first listen. The recipe is always the same: the usual 3/4 chords supported by excellent melodies, beautiful voices, and cool backing vocals. Formula (27 or 37?) tested and simple, very far from aiming to be innovative (A++!) and on this we all agree… but I wonder, how many band can do so nicely? I think just a few and in my humble opinion the Nuts are among the most pleasant surprises of this year. Because of You (I fell in love already with the first demo) and Magical Mystery Day are the tracks that adorn a 7 ” already very cool. You know what to do (here and here).
TRACKLIST:
01 – Mental Case
02 – Because Of You
03 – Bad Dream
04 – Magical Mistery Day
A distanza di qualche anno dallo stupendo Reconquista, torna CJ Ramone con un 7”, semplice anteprima del nuovo album Last Chance to Dance in uscita per Fat Wreck il 25 Novembre.
Accompagnato da una backing band di tutto rispetto, CJ ci regala due bei pezzi, un inedito (ascolta qui) e una cover dei Black Flag sufficienti per farmi gioire. Che lo vogliamo accettare o no, l’ultimo vero Ramone è lui e anche in questi nuovi pezzi le intenzioni sono abbastanza chiare: omaggiare i fratellini, poche chiacchiere e buona musica.
La prima stampa è andata ormai esaurita (meno di 500 copie, ma è quasi pronta la prima ristampa), il nostro spacciatore ufficiale ha ormai finito le copie, ma con un po’ di culo sono riuscito a trovare una copia qui, affrettatevi che non credo ne siano rimaste molte, magari fra qualche anno vi potrete bullare su Discogs di avere la prima edizione.
» ENGLISH VERSION «
Just a couple of years after the beautiful Reconquista, CJ Ramone is back with a new 7”, simply a preview of the new album Last Chance to Dance which will be released through Fat Wreck the next 25th November.
Accompanied by a great backing band, CJ gives us two nice tracks, a brand new one (listen here) and a Black Flag cover good enough to make me crazy. Whether we want to accept it or not, he is the last true Ramone and also in these new tracks, the intentions are clear enough: pay tribute to his brothers, less talk, more good music.The first press is almost sold out (less than 500 copies, but it’s almost ready the second press) our official dealer has already finished the copies, but with a little bit of lucky I found a copy here. Hurry up because I think there are only a few copies left, maybe in a couple of years you can bully yourself on Discogs to have the first press.
TRACKLIST SIDE A
01 – Understand Me? SIDE B
02 – Rise Above
BAND
CJ Ramone – voice, bass
Dan Root – guitar
Steve Soto – guitar
David Hidalgo Jr. – drums
Special Guest:
Dez Cadena – guitar, backing vocals on Rise Above
Prima di iniziare a leggere, premere play nel link giù in fondo.
Molti amici sostengono che qualsiasi cosa dica, produca o faccia Ben Weasel a me piace (cit. Markez). Anche le cazzate. Ed effettivamente è vero. Considerando che il mio raggio di gusti musicali varia tra i Ramones e tutto quello che riguarda i Ramones quando mi capita tra le mani un disco come questo dei Thirtysevens i miei occhi brillano di gioia, mi viene da pensare che a volte c’è speranza per un mondo migliore e che in Toscana esiste un piccolo Ben Weasel e una band che Wiggle e Anthem for a New Tomorrow li ha ascoltati fino alla noia. E io godo. Avevo avuto modo di apprezzarli qualche mese fa nel mega-split La Massoneria Ramonica e i Suoi Adepti Vol.1 e mi colpirono tanto, tantissimo.
Li aspettavo al varco per un full length e non appena il buon Pulce della Monkeyrite Records mi ha mandato Time Travel Math sono rimasto subito affascinato da questo disco dal sapore sicuramente casalingo/lo-fi (presa diretta?) ma che ritengo sia una dei dischi più interessanti usciti in Italia nel 2014.
11 tracce che scorrono via come un bel sorso di Jameson rigorosamente senza ghiaccio. Dritti, diretti e fottutamente affascinanti con dei testi sopra la media e arrangiamenti di chiara scuola weaseliana – con tante citazioni, a volte palesemente volute (Becky Ramone vi dice qualcosa?) – ad accompagnare una voce che rimanda tremendamente a zio Ben. Sinceramente non riuscirei a scartare nemmeno un pezzo visto che ho tenuto il tempo sulla coscia così tante volte fino a deformarla. Ma ragazzi, Not a Kid Anymore, Social e Time Travel Equation sono delle autentiche gemme che metterei nella compilation da regalare alla ragazza da conquistare.
Ora resta da capire che faranno nel futuro questi ragazzacci. Non mi pare stiano suonando tantissimo, anzi. Resteranno una fantastica meteora oppure avremo occasione di sentire nuovo materiale? Nel frattempo mostrategli un po’ d’amore su facebook e compratevi ‘sto disco dalla Monkeyrite Records o da Striped Music.
Secondo passo: riascoltare ancora il cd, fino alla noia.
Before reading this post, press play on the bandcamp link down here.
Many friends say that I like anything Ben Weasel says, produces or does (cit. Markez). Even the bullshit he says. And that’s true. Considering that my range of musical tastes range across the Ramones and everything related with the Ramones when I get my hands on a record like this, my eyes shine full of joy, makes me think that sometimes there is hope for a better world and that in Tuscany there is an italian Ben Weasel playing in a band that has listened Wiggle and Anthem for a New Tomorrow to the point of nausea. And I enjoy it. I already had the chance to appreciate the band a few months ago in the split cd “La Massoneria Ramonica e i Suoi Adepti Vol.1″ and they struck me so, so much. So I waited for a full length and when Monkeyrite Records sent me Time Travel Math I was immediately captivated by this album definitely in homemade/lo-fi (direct recording?) spirit and I think this record is one of the most interesting published in Italy in 2014.
11 tracks that run away like a tasty glass of Jameson, of course no ice. Straight, direct and fucking cool with lyrics above the average and arrangements clearly coming from “Weasel School” – full of quotations sometimes clearly wanted (Becky Ramone tell you something?) – to support a voice that refers tremendously to Uncle Ben. Honestly, I could say that I like every song on Time Travel Math as I beated the tempo on my legs like a crazy. But guys, Not a Kid Anymore, Social and Time Travel Equation are real gems that I would put in the compilation to give to the girl I would like to conquer.
Now we got to see what these boys will do in the future. I don’t think they’re playing a lot. Will they remain a great meteor or shall we have the opportunity to listen new stuff? In the meantime, show them a little love on facebook and buy this record from Monkeyrite Records or Striped Music.
TRACKLIST:
01 – Agent 13 Is Dead
02 – Not A Kid Anymore
03 – Trying To Fix You
04 – Becky Ramone
05 – Social
06 – Two Times Table
07 – Not Better Now
08 – Bad Bad Dream
09 – Time Travel Equation
10 – Screw You
11 – She Rides The Rainbow
Partendo dal presupposto che da queste parti manteniamo un’atteggiamento anni-luce dalla professionalità, questa volta il disco che mi ritrovo tra le mani è Frames, il nuovo EP dei Teenage Gluesniffers, band del mio socio di IBR e di altri due ottimi amici. Tutti potrebbero pensare a una mancanza di obiettività nel parlare di questo disco, ma visto che “non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda“, cercheró di essere onesto… nonostante la voglia di inveire contro Paolo ( tu sai perchè!) è davvero tanta….
In ogni caso, Frames é uscito da qualche mese per la Infested Records (label americana…) ed è un EP composto da 6 pezzi più una bonus tracks che rappresentano a mio avviso il miglior lavoro dei ragazzi, vuoi per il sound più elaborato, vuoi per il livello compositivo decisamente più maturo. A differenza dei lavori precedenti, nonostante i testi piuttosto cupi e paranoici (Oh Paolo…) , le canzoni suonano più “poppettose” e orecchiabili, caratteristiche forse non così marcate nei precedenti lavori. Ascoltate Back From Pasalaqua o The Raven, probabilmente il pezzo migliore di sempre dei ragazzi, per capire. Menzione speciale per la bonus track, una coraggiosa reinterpretazione di Something To Believe In (giá presente sul tributo italiano ai Ramones) che mi é piaciuta tantissimo. Adesso, via con il solito sermone, potete comprare il disco dai ragazzi oppure tramite la Infested Records che merita il massimo rispetto per il sostegno che sta dando a tante band italiane.
Assuming that here we maintain an attitude light-years away from any kind of professionalism, this time the album that I hold in my hands is Frames, released before the summer by the Teenage Gluesniffers, Enri’s band (my pal here at IBR), and two other good friends. All of you could think about a lack of objectivity talking about this record, but being that we won’t “start sucking each other’s dick quite yet” I will try to be honest … despite the desire to rail against Paolo (you know why!) is very strong….
By the way, Frames was released a few months ago by Infested Records (american label …) and it’s an EP consisting of 6 tracks plus a bonus. In my opinion it’s the best work made by the guys, maybe because the sound is more elaborate, maybe because I like more the arrangements. Unlike previous works, even if the lyrics are gloomy and sometimes paranoid (Oh Paolo …), the songs sound more “poppy” and catchy, features perhaps not so marked in the previous work. Listen Back From Pasalaqua or The Raven, probably the best ever tracks of the TG. Special mention for the bonus track, a brave reinterpretation of Something To Believe In (already included on the Italian tribute to the Ramones), that I really loved. Now, is time for the usual sermon, you can buy the records through the guys or through the Infested Records that deserves a lots of respect for supportingmany Italian bands.
TRACKLIST
01 – Brand New Day
02 – Notes of a Thirsty Young Man
03 – The Raven
04 – Back from Pasalacqua
05 – My Armageddon
06 – Peabody Award Shithead Trophy
BAND
Paolo – guitar, voice
Fra – bass, backing vocals
Enri – drums
Mea Culpa. Vorrei inginocchiarmi sui ceci e prendermi a schiaffi da solo per aver fatto passare così tanto tempo prima di scrivere questa recensione. All Is Well è uscito da un sacco di mesi.. e..ho aspettato tanto prima di scrivere due righe. Un po’ per impegni, un po’ perchè fondamentalmente sono un cazzaro.
All Is Well è l’ennesima fatica dei Manges, uscita per Monstero Zero, It’s Alive e Dumb Records. Insomma le migliori label nel panorama. Di questo disco ormai se ne è parlato già abbastanza, e di sicuro la mia recensione non sarà una sorpresa. In ogni caso, ci tenevo a dire la mia.
Il nuovo disco dei Manges, spacca. I Manges si sono re-inventati. Potevano fare un nuovo album uguale a Go Down oppure Bad Juju e fare contenti tutti a prescindere, invece hanno cercato una via nuova ( per divertimento o stimoli non importa) e se il campo dell’innovazione nel punk-rock è seminato di mine anti-uomo, affidandosi ad Hervè dei Peaweesil quartetto spezzino ha trovato probabilmente l’unica strada percorribile per essere “promossi” dalla “scena punk-rock”, che sappiamo tutti essere molto aperta alle novità.
Non nascondo che già al primo accordo, sono rimasto un po’ spiazzato da questo sound un po’ sixties Pre-Ramones (o proto-punk o come cazzo si chiama) che non suona proprio “alla Manges“… ma già al secondo ascolto All Is Well mi ha conquistato, perchè suona spontaneo, perchè suona fresco e soprattutto perchè è divertente.
I Manges riescono a colpirci ancora una volta coverizzando I Tried To Die Young (oh, io Melanie Safka non la conoscevo affatto) e infilando una serie di pezzi fantastici come My Bad, Plan Honululu, Don’t Screw Up The Formula, Lone Commando (All is Well) destinati a finire tra i classici della band, spiazzano tutti ancora una volta e conquistano i nostri cuori.
E se siete tra quelli preoccupati per il gain delle chitarre, state tranquilli che dal vivo come al solito ci fanno il culo in quattro.
Se ancora non hai comprato All is Well, rimedia, sei ancora in tempo. Adios.
I’m sorry. I would kneel down on chickpeas and slap myself for waiting so much before writing this review. All Is Well is out and… I waited thousands months before dropping two lines. A bit because I was busy and then in holidays, also because basically I’m a dick. All Is Well is yet another effort of The Manges, out for Monstero Zero, It’s Alive and Dumb Records. In short, the best labels around. About this record many ‘zines discussed enough, and for sure my review won’t be a surprise, but I wanted to say my point of view.The new record is cool. The Manges re-invented theirselves. They could make a new album similiar to Go Down or Bad Juju and make everyone happy no matter what, instead they were searching for a new way, and if the field of innovation in punk-rock music is full of landmines, the guys from Las*Pezia relying on Hervè Peawees, has found the only way possible to be “approved” by the punk-rock scene, because we all know that is very open to new ideas.
I don’t hide that since the very first chord, I was a bit wrong-footed by this sound a bit sixties/Pre-Ramones (or proto-punk or whatever the fuck it’s called) that doesn’t sound right “Manges-style” … but already after the second listen I was hooked by All Is Well, because it sounds spontaneous, because it sounds cool and especially because it’s fun.
The Manges hit us again covering I Tried To Die Young (oh ok, I didn’t know Melanie Safka at all) and putting on a series of fantastic tracks like My Bad, Honululu Plan, Don’t Screw Up The Formula, Lone Commando (All is Well) destined to be among the classics of the band.
And if you are among those worried that the gain of the guitars on this records is kept to a low level
don’t worry their still kick your ass as always during their shows.
If you haven’t bought yet, you still have time to put you right. Adios.
TRACKLIST
01 – Crocodile In My Head
02 – My Bad
03 – Plan Honolulu
04 – Love Is A Disease
05 – Panic At The Ice Rink
06 – Don’t Screw Up The Formula
07 – Don’t Bet On Me
08 – I Tried To Die Young
09 – Topolinia
10 – Secret Agent Super Dragon
11 – I Just Wanna Make You Cry
12 – Lone Commando (All Is Well)
BAND
Andrea: lead vocals, rhythm guitars, lead guitar on “Topolinia”
Mass: bass, backing vocals, lead vocals on “Secret Agent Super Dragon”
Manuel: drums
Mayo: lead and rhythm guitars, backing vocals ADDITIONAL MUSICIANS
Hervé Peroncini: additional guitars, percussions, backing vocals
Pierluigi Ballari: organ, piano
Bruno Barcella: percussions
Sei un over-30? Hai il primo accenno di panzetta? I capelli bianchi iniziano ad essere sempre più numerosi ma ancora non riesci a toglierti le All-Stars e quel chiodo ormai vecchio e consumato? Insomma, se ti ritrovi almeno in parte in questa serie di stereotipi e sei cresciuto pestando la testa contro il muro ascoltando Ramones/Screeching Weasel/Queers probabilmente i Putz fanno al caso tuo.
Ma chi sono i Putz? I Putz sono un terzetto di Indianapolis con una scimmia pazzesca per il punk-rock – quello figo che tanto piace a me – degli anni ’90: semplice, diretto, con ritornelli accattivanti e coretti a profusione. Tramite la Eccentric Pop Records – che sta dando spazio a tante band interessanti – hanno quindi pubblicato Knock It Off in vinile (250 copie, 125 rosse/125 bianche), secondo full-length composto da 12 tracce passate dalle parti del Sonic Iguana per essere lavorate da un certo Mass Giorgini.
Le premesse sono tutte positive e l’ascolto dell’album non fa altro che confermare.. infatti fila via liscio che è un piacere, grazie alla giusta presenza di tastierine (per fortuna senza eccedere più del dovuto), qualche assolo e la giuste dose di “poppettosità” che non fa mai annoiare. Non credo sia difficile che già dopo un solo ascolto pezzi come Operate, Fast Food Fantasy, Lunatic (il mio pezzo preferito!), Knock It Off ti sia appiccicano in testa come è successo a me. C’è anche spazio per la cover di un classico degli Angels, My boyfriend’s back che sinceramente è forse l’unico pezzo che non mi ha entusiasmato.
Ok, non stiamo parlando dell’album dell’anno, ma Knock It Off complessivamente mi è piaciuto parecchio e credo che continuerò ad ascoltarlo ancora per un po’.
Attualmente sono in giro per gli States in tour, quindi se vi trovate da quelle parti magari fate un salto a un loro concerto e compratevi questo vinile che non è per niente male. In alternativa potete procurarvelo tramite la Eccentric Pop Recordsqui.
TRACKLIST
01 – That’s Okay 02 – Brain Malfunction 03 – Three Strikes 04 – Operate 05 – Unreliable 06 – Fast Food Fantasy 07 – Go Work on Your Tan 08 – Get A Clue 09 – Lunatic 10 – My Boyfriend’s Back 11 – I’m a Disappointment 12 – Knock It Off
BAND Billy Putz – bass, vocals Tyler Wrong – guitar, backing vocals Dougie Tangent – drums, backing vocals
Subscribe to ibuyrecords.it ’s newsletter, which will then be emailed to you.
Once you are subscribed to our newsletter, you will get the latest updates and features on the website.
The subscription is free. Please, fill out the form below.
We value and respect your privacy. Please read our Privacy Statement, which states our firm commitment to your privacy.
Your email address will not be sold or used for purposes other than subscription for the newsletter.
Gestisci Consenso Cookie
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.