The Manges – 2014 – All Is Well

Mea Culpa. Vorrei inginocchiarmi sui ceci e prendermi a schiaffi da solo per aver fatto passare così tanto tempo prima di scrivere questa recensione. All Is Well è uscito da un sacco di mesi.. e..ho aspettato tanto prima di scrivere due righe. Un po’ per impegni, un po’ perchè fondamentalmente sono un cazzaro.
All Is Well è l’ennesima fatica dei Manges, uscita per Monstero Zero, It’s Alive e Dumb Records. Insomma le migliori label nel panorama. Di questo disco ormai se ne è parlato già abbastanza, e di sicuro la mia recensione non sarà una sorpresa. In ogni caso, ci tenevo a dire la mia.
Il nuovo disco dei Manges, spacca. I Manges si sono re-inventati. Potevano fare un nuovo album uguale a Go Down oppure Bad Juju e fare contenti tutti a prescindere, invece hanno cercato una via nuova ( per divertimento o stimoli non importa) e se il campo dell’innovazione nel punk-rock è seminato di mine anti-uomo, affidandosi ad Hervè dei Peawees il quartetto spezzino ha trovato probabilmente l’unica strada percorribile per essere “promossi” dalla “scena punk-rock”, che sappiamo tutti essere molto aperta alle novità.
Non nascondo che già al primo accordo, sono rimasto un po’ spiazzato da questo sound un po’ sixties Pre-Ramones (o proto-punk o come cazzo si chiama) che non suona proprio “alla Manges“… ma già al secondo ascolto All Is Well mi ha conquistato, perchè suona spontaneo, perchè suona fresco e soprattutto perchè è divertente.
I Manges riescono a colpirci ancora una volta coverizzando I Tried To Die Young (oh, io Melanie Safka non la conoscevo affatto) e infilando una serie di pezzi fantastici come My Bad, Plan Honululu, Don’t Screw Up The Formula, Lone Commando (All is Well)  destinati a finire tra i classici della band, spiazzano tutti ancora una volta e conquistano i nostri cuori.
E se siete tra quelli preoccupati per il gain delle chitarre, state tranquilli che dal vivo come al solito ci fanno il culo in quattro.
Se ancora non hai comprato All is Well, rimedia, sei ancora in tempo. Adios.

 

TRACKLIST

01 – Crocodile In My Head
02 – My Bad
03 – Plan Honolulu
04 – Love Is A Disease
05 – Panic At The Ice Rink
06 – Don’t Screw Up The Formula
07 – Don’t Bet On Me
08 – I Tried To Die Young
09 – Topolinia
10 – Secret Agent Super Dragon
11 – I Just Wanna Make You Cry
12 – Lone Commando (All Is Well)

BAND
Andrea: lead vocals, rhythm guitars, lead guitar on “Topolinia”
Mass: bass, backing vocals, lead vocals on “Secret Agent Super Dragon”
Manuel: drums
Mayo: lead and rhythm guitars, backing vocals
ADDITIONAL MUSICIANS
Hervé Peroncini: additional guitars, percussions, backing vocals
Pierluigi Ballari: organ, piano
Bruno Barcella: percussions

Dee Cracks – 2014 – Beyond Medication

Tornano i miei austriaci preferiti, e lo fanno in grande stile.
Dee Cracks ci avevano lasciato nel 2013 con un fantastico 7”, Call It A Day – che ho letteralmente consumato – e si catapultano nel 2014 con un nuovo album Beyond Medication che è clamorosamente bello. Reso disponibile in streaming il mese scorso, il disco è stato ufficialmente pubblicato il 1° Aprile; al momento disponibile solo il CD e in cassetta, a fine mese vedrà la luce anche il vinile, 500 copie di cui 100 in edizione limitata metà nero, metà bianco.
Matt e Mike (purtroppo Manu da qualche mese ha lasciato la band) hanno trovato il supporto di ben tre etichette: ovviamente la Monster Zero (LP/CD/MC) che segue e supporta i ragazzi sin dagli inizi, la nipponica Dumb Records (CD) e infine l’austriaca Turbo Tapes (MC). Registrazione, mix e master sono stati realizzati, come sempre, da Marco Perdacher al DESSS Records di Klagenfurt.
Aspettavo con ansia questo disco ed ero davvero curioso di ascoltare cosa avrebbero proposto i ragazzi, mi aspettavo il salto di qualità, e devo dire che c’è stato. I ragazzi hanno ripreso il percorso intrapreso con Attention! Deficit Disorder e le intenzioni sono state chiare sin dalla presentazione del 7” apri-pista, Adderall ( farmaco per “curare” proprio il deficit disorder). La formula è rimasta la stessa: il vocione di Matt che ricorda mille sigarette e litri di whisky, i coretti poppettosi di Mike e Manu, melodie degne del miglior power-pop, tastierine al momento giusto, e schitarrate potenti come un pugno in mezzo i denti. Ma quindi qual è il passo in avanti?
Beh secondo il mio modesto parere, l’album rispetto al precedente suona più maturo, i brani sono più compatti e sono terribilmente fichi, dal primo all’ultimo. Dopo il primo ascolto, già ricordavo parecchi ritornelli (parola di uno smemorato).. e se ascoltare tutti i giorni un album con ben 15 pezzi (nella versione digitale c’è anche la cover di Juliet)  non mi stanca, è segno che questo disco resterà a lungo sul mio giradischi.
Todo El Mundo Está Enamorado intro surfeggiante secondo tradizione Queers, Dead End Mission (sai che bomba dal vivo? finger pointing d’obbligo), Charité Forever, Adderall, Don’t Rely On Me (il mio pezzo preferito!), Nothing Matters, No Way Back (super-bomba!), Please Hold On, Stroll The Streets sono i miei pezzi preferiti. Si, lo so..sono praticamente tutti. Metterei anche Summer’s Gone tra i pezzi più belli, ma l’estate deve ancora arrivare e al momento non ho voglia di pensare alla nostalgia delle birrette in riva al mare.
Insomma, è presto per dire se è il miglior disco del 2014, ma Beyond Medication mi ha davvero entusiasmato e non ho dubbi che finirà sul mio personalissimo podio.
A Maggio saranno in Italia con i Capitalist Kids, segnatevi il 15 Maggio. Super Evento. I Buy Records Night #2.

TRACKLIST:
SIDE A
01 – Todo El Mundo Está Enamorado
02 – Dead End Mission
03 – Terminal Deadness
04 – Charité Forever
05 – Let’s Get Locked Away
06 – Down Out And Low
07 – Adderall
08 – Don’t Rely On Me
SIDE B
09 – Nothing Matters
10 – Move On
11 – No Way Back
12 – Please Hold On
13 – Crazy Girl
14 – Summer’s Gone
15 – Stroll The Streets
16 – Juliet (Bonus Track for Digital Download)

BAND:
Matt C. – vocals/guitars
Mike C. – drums/vocals
Manu C. – bass/vocals

CREDITS:
All songs written and arranged by DeeCRACKS
Recorded, mixed and mastered by Marco Perdacher at DESSS Records in Klagenfurt, Austria
Guest 1-2-3-4 on track 1 by Jarvis Fugger (4 years old – Kid from DeeCracks’ Monkey Boy – Video)
Guest vocals on track 14 by Connie Dee – recorded by Marco Perdacher at his bedroom
Additional Farfisa by Lightnin Iris (The Incredible Staggers) recorded by Shakin Matthews (The Incredible Staggers / Sado-Maso Guitar Club) at 120dB Record Studio in Graz, Austria
Bonus track Juliet written by Robin & Maurice Gibb
All artwork by Steve Little Fingers from Screen Addicts
Studio Photos by Ingo KarnicnikScreen Addicts
Live Photos by Dieter Fliety DeJonghe

Killtime – 2013 – Planet Of The Apers

A brevissima distanza dalla pubblicazione del 7” In 3D! ho finalmente la possibilità di ascoltare il nuovo full length dei Killtime, veterani della scena punk rock italiana.

Registrato e prodotto da Mirko Ravaglia al Panic! Studio di Roma, Planet Of The Apers vede la luce per mezzo di ben tre distinte etichette: Bad Bad Brain Inc per l’Europa, Dumb Records per il Giappone ( sempre più attenta alle realtà italiane)  e Sexy Baby Records per gli Stati Uniti. Artwork e layout curati dall’onnipresente Riccardo Bucchioni.
Terminate l’introduzioni di rito, parliamo un po’ delle canzoni. Il disco si apre con un pezzo strumentale surfeggiante “alla Queers“,  Alpha Male Monkey Attacks Men (per intenderci ricorda un po’ Rollerdog/Wipeout/Squid Omelet) che fa da introduzione a Planet Of The Apers, che abbiamo avuto modo di apprezzare già su In 3D!.
Segue quindi un pezzo super tirato Talkin’ Talkin’ Talkin’ (…a quanto pare c’è un King Kong da tastiera anche a Roma!)  e quindi un brano-dedica al mitico Joe Queer.
Tutto fa presagire ad un disco non molto distante dalle sonorità tipiche dei Killtime che abbiamo sempre apprezzato, ma ecco il pezzo che non ti aspetti e che cambia le carte in tavola: Be True To Me con le sue chitarre decisamente powerpop-sixties fa da apri-pista a sonorità che prepotentemente si ripresenteranno anche in Happy Summer, Over And Over Again e la fantastica traccia conclusiva You’ll Stop The Rain.
La virata powerpop è intervallata da suoni più moderni come Take A Look Around And Smile vicina al sound degli ultimi Green Day e Bomb this Place, pezzo zozzo e cattivo, giusto per far capire che certi amori (Queers) non si dimenticano MAI.
Complessivamente questo disco è una piacevole sorpresa. Devo ammettere che non è stato facile assimilarlo perchè ho sempre apprezzato il lato “Queers/Weaseliano” dei Killtime ma dal secondo-terzo ascolto in poi ho senza dubbio rivalutato il disco, e posso affermare che i pezzi “della svolta” sono quelli che mi sono piaciuti maggiormente. Magari ai puristi del punk rock potrà anche non piacere ma una cosa è certa: non è un album che annoia e sicuramente non terminerà nel dimenticatoio. Consiglio senza alcun dubbio l’acquisto del disco.

Band:
Stevo – Vocals and guitar
Tommy – Bass and backing vocals
Marco – Drums and tambourine

Tracklist:
01 – Alpha Male Monkey Attacks Men
02 – Planet Of The Apers
03 – Talkin’ Talkin’ Talkin’
04 – Killtime
05 – Joe Queer
06 – Be True To Me
07 – Take A Look Around And Smile
08 – Cool Party
09 – Happy Summer
10 – Bomb This Place
11 – Over And Over Again
12 – You’ll Stop The Rain

The Manges/The Apers – 2012 – The Manges Play the Apers, The Apers Play The Manges

Per promuovere il recente tour che ha visto The Apers e The Manges “conquistare” il Giappone, il meglio del meglio del punk-rock europeo, consolida l’unione con uno split in edizione limitata curato dalla label nipponica DUMB Records, organizzatrice anche del tour.

Sfruttando quindi i saldi natalizi (scemo chi non l’ha fatto!) della Monster Zero, parte quindi un super-ordine comprendente questo bel 7”, vera e propria chicca per collezionisti.

La grafica è stata curata da Mass Mosrite, bassista dei Manges; mentre il mostriciattolo in copertina è l’ennesima figata di Riccardo Bucchioni

L’idea alla base dello split, (intuibile dal titolo) è abbastanza semplice:  le band si tributano reciprocamente completando poi il proprio lato con una cover dei Ramones.

La scelta dei The Apers cade quindi su Another Day, pezzo estratto da Go Down e Tomorrow She Goes Away da Mondo Bizzarro.

Invece i The Manges optano per It’s All Over You Know di Reanimate My Heart, e Go Mental tratto da Road To Ruin.

C’è poco da dire, è un dischetto ben riuscito ed entrambe le band svolgono il proprio lavoro in maniera senza dubbio egregia: si può discutere al massimo sulla scelta dei pezzi.  Sotto questo punto di vista forse pendo un po’ di più per il lato dei The Apers partendo dal presupposto che ho apprezzato tantissimo le scelte di entrambe le band, decisamente di classe e nient’affatto banali.

Il disco è andato in pochissimo tempo in SOLD-OUT, quindi se non l’avete preso oramai siete praticamente fottuti. Tuttavia, per i peccatori, esiste ancora una piccola possibilità: è apparso uno speranzoso COMING SOON nello Striped Punk Rock Shop dei Manges, tenete quindi gli occhi aperti perchè con uno po’ di fortuna potrete beccare qualche copia avanzata dal tour asiatico o più probabilmente una nuova stampa versione europea.

TRACKLIST:

THE APERS Side

1. Another Day (The Manges)

2. Tomorrow She Goes Away (The Ramones)

THE MANGES Side

1. It’s All Over You Know (The Apers)

2. Go Mental (The Ramones)

BANDS:

THE APERS:

Kevin Aper – Vocals, Bass

Ivo Backbreaker – Drums

Max Power – Guitar

Mikey Bat Bite – Guitar

THE MANGES:

Mass: bass

Manuel: drums

Mayo: guitar

Andrea: guitar, vocals

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