Dee Cracks + Teenage Gluesniffers + Pejote Candies – 06.04.2013 – Live @ Arci Blob (Arcore, MB)

Con il proverbiale ritardo che mi accompagna nella stesura di recensioni o live report, oggi parlerò del recente passaggio degli austriaci Dee Cracks dalle nostre parti. La salute a dir poco cagionevole mi ha obbligato a saltare il MONDO BIZZARO FEST. 1, quindi per recuperare e non perdermi il concerto di questi grandissimi amici devo rinunciare a vedere i Manges: le premesse non sono quindi delle migliori, ma con tanta buona volontà e sicuri di divertirci ugualmente ci si dirige di nuovo presso la terra del Cavaliere.

In un Arci Blob non proprio affollatissimo, sono i Pejote Candies ad aprire la serata. Si presentano come cover band con voce femminile (buona) con un repertorio piuttosto interessante.

Il problema è che se fai solo cover le devi fare bene, o comunque interpretarle bene. Posso accettare che mi sbagli gli Offspring, posso accettare che mi sbagli i Misfits..ma Rockaway Beach… N-O! Meglio non fare i Ramones. Non si scherza col sacro. Di sicuro si sono divertiti, e l’importante alla fine è questo.

Cambio di palco e tocca ai Teenage Gluesniffers. E già la musica cambia. Oramai li ho visti decine e decine di volte in qualsiasi situazione\condizione e sicuramente continuerò a farlo: presentano la solita scaletta con i pezzi di Chinese Demography (l’album è uscito solo in cassetta; ok è da hipster ma anche anni ’90 quindi va bene!) e come al solito seguo con piacere lo show dei ragazzi. Chiudono con la cover di Summer of ’69, entrata ormai nel loro repertorio. Foto professionale scattata con un cellulare da 50 euroGiunge quindi il momento dei punk-rockers austriaci. Potrei semplicemente scrivere BOMBA e chiudere così!

Gambe divaricate al massimo, pause di pochi secondi e corretti surf-style a supporto della fantastica voce cavernosa “alla Lemmy” di Matt, il tutto con i Ramones nel cuore. Come non volergli bene?

Oltre a presentare i pezzi del nuovissimo 7”, Call It A Day ( …”presto” ne parlerò!) e dello split, The Smile Of The Tiger con i New Rochelles, hanno eseguito anche i classici come I Wanted It All, Monkey Boy, Ritalin for Lunch (con la partecipazione del mitico roadie Michi!), It Has Always Been This Way, Beach ’90 ecc.  più l’immancabile cover di Banana Brain dei connazionali Mugwumps. 40 minuti circa di show e tutti giù dal palco per l’ultima birra e un caloroso arrivederci.

Cari amici americani, i Dee Cracks verranno di nuovo dalle vostre parti per un lungo tour, partecipando anche al prossimo Insubordination Fest 2013… date un’occhiata alle date, potrete avere l’occasione di vedere una delle migliori band europee del momento in azione!

The Ponches + The Fags + Porna & The Kokots – 16.02.2013 – Live @ Arci Blob ( Arcore, MB)

Arcore si sa, è tristemente nota per essere la residenza del Cavalier Silvio e del Bunga-Bunga, ma oltre a questo per fortuna c’è anche un bel Circolo Arci che spesso ospita concerti punk-rock interessanti; lo scorso sabato i Ponches son tornati da queste parti, un salto in Brianza è stato quindi d’obbligo.
Ad aprire la serata, i Porna & The Kokots, terzetto attivo oramai da qualche anno capitanati dal Pornacchione, vecchia conoscenza del punk rock italiano. Propongono un punk-rock molto grezzo e sporco stile primi The Queers, in alcuni passaggi mi ricordano anche i primissimi Black Flag, entrando in pratica nelle mie grazie. Come da copione, hanno fatto uno show breve ma intenso, interagendo spesso con il pubblico con numerose gag, battute e bestemmie graditissime ai presenti. Divertenti.
Rapido cambio di palco, ed è il turno dei The Fags un duo, basso + batteria, proveniente dalla Svizzera. Anche loro si aggirano su sonorità “alla Queers” ma con un approccio più melodico rispetto al gruppo del Porna. Onestamente non li conoscevo e non so se il fatto di suonare senza basso sia solo una situazione momentanea, ma a mio avviso è una scelta che li penalizza tantissimo, soprattutto dal vivo. I pezzi non sono affatto male, ma mi sono sembrati poco potenti… il punk rock è già un genere molto essenziale, se poi togli anche il basso…  Da rivedere (ma con un bassista).
Giunge quindi il momento dei The Ponches. Il quartetto torinese si è dimostrato davvero in ottima forma, eseguendo moltissimi pezzi dell’ultimo album  (ne abbiamo parlato qui), a memoria ricordo The 13th Round, Casablanca Café, Ferriera Beach, Korean Ships On The Horizon, Star War Inside Me ( con intrusione sul palco di Simo Riccobelli ), You Ain’t Seen Nothing Yet e The Long Goodbye: in pratica i pezzi migliori.   Hanno eseguito anche un pezzo nuovo, che sembra promettere bene per il futuro della band.
Terminato il concerto, a differenza del Silvio-Nazionale per noi non è previsto alcun tipo di Bunga-Bunga, ma un djset/playlist del Cartonato di Giacomo. Dopo qualche chiacchierata, facciamo il nostro rientro a casa dopo una serata tutto sommato piacevole.

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