Dee Cracks + The Apers + 20 Belows + Tough – 14.09.2013 – Live @ Stereo ( Klagenfurt )

Il 10° Anniversario dei Dee Cracks proponeva una gustosissima abbuffata di punk-rock cosicchè I Buy Records! non poteva mancare a maggior ragione per supportare i ragazzi dopo la recente disavventura negli Stati Uniti, cosicchè, in gemellaggio con la caserma SNAFU, si decide di fare una bella macchinata in direzione Klagenfurt, Austria.
Il compleanno dei panzer austriaci prevedeva due giorni di festa, il venerdì era la serata amarcord con le reunion dei Cretins (in pratica i Dee Cracks stessi con una seconda chitarra) più altre 3 local bands: i Boysclub che da quanto pare suonano davvero pochissimo i Rodriguez e Springy Pinestix: a quanto pare entrambe le band non suonavano da una decina d’anni.
La serata del sabato è stata invece un vero e proprio International Punk Rock Party con i nostri Tough, i 20 Belows dalla Danimarca, gli Apers dall’Olanda e ovviamente i Dee Cracks. A quanto ci è stato riferito, la serata del venerdì è stata un vero trionfo, tra le 250-300 presenze! Peccato che noi ovviamente siamo arrivati giusto per il sabato e il pubblico era decisamente inferiore: sembrava di essere in Italia visto che i locals hanno criminalmente latitato e siamo stati in tanti dal Belpaese ad esserci mossi per mostrare il nostro affetto verso i Dee Cracks. Come si dice…Nemo propheta in patria.
Comunque, lasciamo da parte le polemiche e parliamo di questa bella festa. A riscaldare la platea c’hanno pensato i nostri Tough. Come al solito prestazione massiccia, mezz’ora super intensa continuando la promozione dell’ ultimo album Four ( a mio avviso uno dei migliori album che ho ascoltato del 2013) eseguendo We Gotta Go Tonight, Pleasant Valley Sunday, Silly For Sally, Hey Baby Monster! alternandoli con pezzi delle precedenti fatiche come Johnny is a marshal, Got a Problem, Radio Pop..ecc ecc. Chiusura strappa-lacrime con Claire degli Stinking Polecats.
Cambio di palco ed è il turno dei 20 Belows. Amici di lunga data e compagni dell’ultimo ( o penultimo..vedi tu come definirlo) tour in USA con i Dee Cracks, i 4 danesi nonostante abbiano suonato davvero poco nel 2013 non sono sembrati affatto arruginiti, anzi devo dire che mi sono sembrati parecchio in forma!For Better Days, Repress, Momentum, Someday Somewhere, Nightmare,Agree, Staying In ecc ecc) hanno pure presentato un pezzo nuovo, My Song, che suppongo sarà presente nel 7” prossimo in uscita che aspetterò con ansia magari con un nuovo tour che tocchi anche l’Italia.

 

Quindi è il turno degli Apers con Simone Riccobelli (ottima performance, bravo!) alla seconda chitarra. Anche loro non suonavano da tantissimo tempo ma quando c’è talento e passione,  possono passare mesi e mesi senza suonare che si è in grado di suonare alla grande. E l’hanno ampiamente dimostrato con una ottima performance prendendo pezzi : Word is Out, Only The Grim Reaper, Friday Night Killed Saturday Fun, Too Many Backpacks At The Show, Said You’d Call Me, Please Come Back To Me (I Can’t Live Without You), l’omaggio ai Dee Cracks con Monkey Boy, Something More To Someone Else, Wait a Little Longer, It’s All Over You Know, Whatever it takes, Everyday Is A Rock n Roll Day, Jagerbomb e l’immancabile tributo ai Ramones con Bonzo Goes To Bitburg. Come al solito grande spettacolo e tanto divertimento, come da manuale del punk-rock.
A chiudere la serata, ovviamente sono stati i Dee Cracks. I wanted it all, Monkey Boy, The Hangover Hop, Ritalin For Lunch, Beach 90, Rat In A Trap, It’s Always Been This Way, You Messed My Head Up, un paio di nuove canzoni e infine chiusura con cover ad oltranza tra cui l’immancabile Banana Brain dei Mugwumps, Baby Baby dei Vibrators e This ain’t Hawaii degli Screeching Weasel, giusto per citare qualche pezzo.
Al momento sono davvero poche le band in grado di mostrare qualità e soprattutto dedizione alla causa come fanno questi 3 ragazzi austriaci. E’ stata la prima cosa che ho notato quando, tempo fa, ho avuto modo di conoscerli personalmente. Basta vederli dal vivo almeno una volta per capire cosa intendo: suonano per divertirsi, per divertire ma soprattutto perchè credono in quello che fanno… e questo non può che essere che un bene in una scena sicuramente in crisi e che soffre di staticità.
 Ancora auguri ai Matt, Mike e Manu per una luminosissima carriera e per altri dieci anni ricchi di soddisfazione. Go Monkeys!

Screeching Weasel + Dwarves + Angry Samoans + The Bugs – 17.08.2013 – Live @ The Observatory (Santa Ana)

 In generale, mi sono sempre considerato abbastanza sfigato, uno di quelli “nel posto sbagliato, nel momento sbagliato” del tipo che se c’è una sola merda su un marciapiede largo 1 km sono in grado di pestarla in pieno. Ma a volte la ruota gira, e la fortuna si fa vedere anche dalle mie parti, fatto sta che mi sono trovato “nel posto giusto al momento giusto” in California, in concomitanza di questo super-show. Come potevo perdermelo? Così dopo un’attesa di “soli” 4 mesi e mezzo con Pably Gluesniffers e le nostre dolci metà ci dirigiamo verso Santa Ana, alla ricerca dell’Observatory.
Dopo aver vagato per un’ora e mezza tra Harbor St. e South Harbor Blvd. finalmente troviamo il posto, non grandissimo ma perfetto per l’evento: una specie di arena con 3 anelli rialzati, l’ideale per godersi il concerto da ogni angolatura. Inutile dire che il primo anello è stato inavvicinabile: mai visto un pogo così violento.

Alle 19:30 puntuali, aprono i Bugs di Dangerous Dave dei Queers. In 20-25 minuti scarsi di pura “ignoranza e ironia” interagendo tantissimo con il pubblico hanno presentato i pezzi del nuovo album, alternandoli con quelli del disco d’esordio. Questi i pezzi eseguiti: I’m getting fat, Lesbo lesbo, I never went gay, Back in the Barrio, Eharmony rejected me, Meth On My Mind, I wish I was a mexican, Email from a shemale, Dave Navarro’s Goatee Fucking Sucks. Il pubblico inizia ad essere sempre più numeroso ed è il turno degli Angry Samoans.

Le leggende e le storie su Metal Mike ormai non si contano più e già vederlo vestito da teenager con tanto di capellino al rovescio, scarponi e canotta da basket vale il prezzo del biglietto.

Dopo aver dato istruzioni fino all’ultimo alla sua band come un grande direttore d’orchestra si parte con Right side of my mind. Salta, si dimena come un pazzo, rotola per terra, e incita il pubblico…che dire.. numero uno assoluto!
A metà concerto lascia il microfono al batterista mettendosi dietro le pelli per 3-4 pezzi e anche a ruoli invertiti entrambi svolgono un ottimo lavoro sparando tutti i classici della band: You Stupid Jerks, Gimme Sopor, Hot Car, You Stupid Asshole, I’m a Pig, Inside my brain, Haizman’s Brain Is Calling, Ballad of Jerry Culan, Not of this Earth, They saved Hitler’s Cock (delirio assoluto!) Time has come today…introdotta da Baby…One more time (…si, quella di Britney Spears!!). Chiusura con due cover da urlo della “band più influente della West Coast” (cit. Metal Mike), Wasted  e Nervous Breakdown.
In chiusura Metal Mike, ringrazia i presenti e dispensa perle di saggezza “Godetevi i Dwarves e gli Screeching Weasel. Ah, gli Screeching Weasel. Hanno fatto 2 ore di fottuto check-sound!”. Epico.

Ero super curioso di vedere i Dwarves ma purtroppo suonare prima degli Screeching Weasel è stato troppo nocivo. Ovviamente nei miei confronti. Avete presente il primo appuntamento da ragazzino? Mani che sudano, nervosismo, e occhi fissi sull’orologio? Ecco, io ero così e di sicuro non è il modo migliore per seguire con attenzione un concerto. I suoni secondo me non sono stati proprio impeccabili, ma devo dire che Blag Dahlia ha davvero una band da paura. Sinceramente preferisco i pezzi più orecchiabili degli ultimi album, ma nonostante la scaletta fosse incentrata  principalmente sui pezzi “più hardcore”, in ogni caso hanno fatto Dominator, Let’s Fuck, Stop me, Fefu, Astro Boy…. e mi ritengo più che soddisfatto.

Adesso l’Observatory è pieno fino al limite, forse oltre visto che non si respira proprio. Me ne fotto e penso solo all’inizio del concerto, dell’evento che aspettavo da quando, poco più che 15enne, conobbi la band. Da allora sono stati, sono e saranno parte integrante della mia vita e sono certo anche per molti di voi, anche di chi ha un Weasel o un 27 tatuato ma che adesso preferisce nascondere. A me interessa solo la musica e su questo gli SW hanno pochissimi rivali. Etica, moralismi e questioni personali non mi sono mai interessate.
Ok, chiudo questa parentesi forse inutile, ma scrivo mentre sono sull’aereo per tornare in Italia, devo occupare il tempo in qualche modo?
Il palco è ormai pronto e a mano a mano la band fa l’ingresso. Parte l’intro e dopo qualche lunghissimo secondo spunta Ben Weasel. I’m gonna strangle you e scoppia il delirio. Io non capisco più un cazzo, mi connetto verso il palco e tutto ciò che mi circonda scompare.

Non mi importa se la cicciona dietro di me mi spinge, non mi importa se il ragazzo asiatico che tiene per 4 ore in mano una mini-cam mi inquieta. Sto ascoltando dal vivo le canzoni degli Screeching Weasel. Canto a squarciagola tutti i pezzi: Slogans, Dingbat, I wanna be with you tonight ( scusami tesoro se non ti ho cagato per tutto il concerto, ma devi capirmi.. e poi è stato bellissimo stringerti la mano durante questo pezzo!), Super Market Fantasy, Peter Brady e Guest list. Fin qui Ben Weasel non interagisce ma è concentratissimo e scruta il pubblico, sembra che guardi tutti, a uno a uno, negli occhi per caricarsi ancora di più. Ben Weasel si nutre dell’energia delle altre persone. Che sia positiva o negativa, poco conta: lui si carica così. Avevo questa idea in mente e ne ho avuto la conferma dopo questo concerto. My Rights, I Wrote Holden Caulfiend (che chicca, non me l’aspettavo!!!!), Veronica hates me, Totally, Don’t turn off the lights… che dire.. un inno dopo l’altro.

Le provocazioni non mancano, un gruppetto di 3-4 boneheads ( ho visto con i miei occhi tatuaggi hitleriani e croci celtiche) lo prende di mira tirandogli bicchieri, sputi e cubetti di ghiaccio – si, anche questo –  ma mantiene la calma e risponde con ironia, dimostrando un ottimo self-control.. anzi ripartendo sempre più carico e snocciolando un pezzo dopo l’altro,

Ma il Ben polemico che meno ci piace è dietro l’angolo e torna a parlare dello scontro via facebook avuto con Tony Reflex degli Adolescents qualche settimana fa ringraziandolo per l’ottima pubblicità e per aver contribuito all’ennesimo sold-out. Ah, magliette degli Adolescents non ne ho viste mica.
Adesso è un fiume in piena e prende di mira i 4 nazistelli, li provoca, li attacca e parla, parla e parla… un vero spettacolo!
Screeching Weasel Setlist The Observatory, Santa Ana, CA, USA 2013Tra un pezzo e l’altro il primo anello è una bolgia infernale, del tipo che la gente prende la rincorsa dall’anello superiore e letteralmente si tuffa sul pogo. Ben Weasel in versione paterna, raccomanda di non farlo più ed esorta più volte il pubblico ad andare ai banchetti delle altre band. Bel gesto.
C’è l’omaggio ai Ramones con Teenage Lobotomy, da qui in poi è un susseguirsi di hits da panico con My Brain Hurts, Cindy’s on Methadone, Hey Suburbia, I can see clearly.
Ritirata per la pausa e nel frattempo scoppia un rissone sedato in 3 secondi dagli enormi tipi della security.
Chiusura bomba con What we hate e Cool Kids.
Abbiamo aspettato inutilmente BW, mi sarebbe piaciuto scambiare due chiacchiare ma ero consapevole che sarebbe stato difficile e che probabilmente mi avrebbe mandato a cagare alla seconda domanda. Amen.
Abbiamo beccato Zac Damon, Mike Hunchback, Blag Dahlia e i Bugs, tutti cordialissimi e super sorpresi per la nostra presenza. Posso dire che è stato il concerto più bello della mia vita? Si.
Non è la line-up storica, Ben Weasel Karaoke Show, Ben Weasel è uno stronzo, Ben Weasel è un coglione ecc ecc. Ne ho sentite tante, anzi troppe. Sapete una cosa? Non me ne frega un CAZZO! Ho aspettato una vita l’opportunità di ascoltare queste canzoni dal vivo e ci sono riuscito, realizzando un sogno e uscendo dall’ Observatory con un sorriso a 32 milioni di denti.
Visto che difficilmente vedremo gli SW in Europa, consiglio vivamente a tutti di muovere il culo e andare a vederli negli States almeno una volta, sarà un ricordo che difficilmente riuscirete a cancellare.

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