Il 10° Anniversario dei Dee Cracks proponeva una gustosissima abbuffata di punk-rock cosicchè I Buy Records! non poteva mancare a maggior ragione per supportare i ragazzi dopo la recente disavventura negli Stati Uniti, cosicchè, in gemellaggio con la caserma SNAFU, si decide di fare una bella macchinata in direzione Klagenfurt, Austria.
Il compleanno dei panzer austriaci prevedeva due giorni di festa, il venerdì era la serata amarcord con le reunion dei Cretins (in pratica i Dee Cracks stessi con una seconda chitarra) più altre 3 local bands: i Boysclub che da quanto pare suonano davvero pochissimo i Rodriguez e Springy Pinestix: a quanto pare entrambe le band non suonavano da una decina d’anni.
La serata del sabato è stata invece un vero e proprio International Punk Rock Party con i nostri Tough, i 20 Belows dalla Danimarca, gli Apers dall’Olanda e ovviamente i Dee Cracks. A quanto ci è stato riferito, la serata del venerdì è stata un vero trionfo, tra le 250-300 presenze! Peccato che noi ovviamente siamo arrivati giusto per il sabato e il pubblico era decisamente inferiore: sembrava di essere in Italia visto che i locals hanno criminalmente latitato e siamo stati in tanti dal Belpaese ad esserci mossi per mostrare il nostro affetto verso i Dee Cracks. Come si dice…Nemo propheta in patria.
Comunque, lasciamo da parte le polemiche e parliamo di questa bella festa. A riscaldare la platea c’hanno pensato i nostri Tough. Come al solito prestazione massiccia, mezz’ora super intensa continuando la promozione dell’ ultimo album Four ( a mio avviso uno dei migliori album che ho ascoltato del 2013) eseguendo We Gotta Go Tonight, Pleasant Valley Sunday, Silly For Sally, Hey Baby Monster! alternandoli con pezzi delle precedenti fatiche come Johnny is a marshal, Got a Problem, Radio Pop..ecc ecc. Chiusura strappa-lacrime con Claire degli Stinking Polecats.
Cambio di palco ed è il turno dei 20 Belows. Amici di lunga data e compagni dell’ultimo ( o penultimo..vedi tu come definirlo) tour in USA con i Dee Cracks, i 4 danesi nonostante abbiano suonato davvero poco nel 2013 non sono sembrati affatto arruginiti, anzi devo dire che mi sono sembrati parecchio in forma!For Better Days, Repress, Momentum, Someday Somewhere, Nightmare,Agree, Staying In ecc ecc) hanno pure presentato un pezzo nuovo, My Song, che suppongo sarà presente nel 7” prossimo in uscita che aspetterò con ansia magari con un nuovo tour che tocchi anche l’Italia.
Quindi è il turno degli Apers con Simone Riccobelli (ottima performance, bravo!) alla seconda chitarra. Anche loro non suonavano da tantissimo tempo ma quando c’è talento e passione, possono passare mesi e mesi senza suonare che si è in grado di suonare alla grande. E l’hanno ampiamente dimostrato con una ottima performance prendendo pezzi : Word is Out, Only The Grim Reaper, Friday Night Killed Saturday Fun, Too Many Backpacks At The Show, Said You’d Call Me, Please Come Back To Me (I Can’t Live Without You), l’omaggio ai Dee Cracks con Monkey Boy, Something More To Someone Else, Wait a Little Longer, It’s All Over You Know, Whatever it takes, Everyday Is A Rock n Roll Day, Jagerbomb e l’immancabile tributo ai Ramones con Bonzo Goes To Bitburg. Come al solito grande spettacolo e tanto divertimento, come da manuale del punk-rock.
A chiudere la serata, ovviamente sono stati i Dee Cracks. I wanted it all, Monkey Boy, The Hangover Hop, Ritalin For Lunch, Beach 90, Rat In A Trap, It’s Always Been This Way, You Messed My Head Up, un paio di nuove canzoni e infine chiusura con cover ad oltranza tra cui l’immancabile Banana Brain dei Mugwumps, Baby Baby dei Vibrators e This ain’t Hawaii degli Screeching Weasel, giusto per citare qualche pezzo.
Al momento sono davvero poche le band in grado di mostrare qualità e soprattutto dedizione alla causa come fanno questi 3 ragazzi austriaci. E’ stata la prima cosa che ho notato quando, tempo fa, ho avuto modo di conoscerli personalmente. Basta vederli dal vivo almeno una volta per capire cosa intendo: suonano per divertirsi, per divertire ma soprattutto perchè credono in quello che fanno… e questo non può che essere che un bene in una scena sicuramente in crisi e che soffre di staticità.
Ancora auguri ai Matt, Mike e Manu per una luminosissima carriera e per altri dieci anni ricchi di soddisfazione. Go Monkeys!