The Biters + The Sha-Rellies + The Bumpkins – 03.04.2013 – Live @ Ligera Bar (Milano)

In un Aprile denso di concerti interessanti nei dintorni di Milano, non poteva essere trascurato il passaggio di una delle band più interessanti dell’ ondata powerpop-glamrock-garage-quellochecazzoè tanto in voga ultimamente: i Biters. Ok è un fottuto mercoledì sera e non sono un grandissimo fan del genere ma il quartetto di Atlanta non mi dispiace e mi incuriosisce parecchio, inoltre c’è la riunione dei cari amici Bumpkins, la presenza diventa obbligatoria.
Ad aprire le danze, tocca proprio ai Bumpkins (qui la recensione del loro primo album) in un Ligera pienissimo come nelle migliori occasioni. Rispetto al passato si presentano in formazione ridotta con una chitarra in meno… alla fine fanno punk rock, se n’è sentita la mancanza? Io dico di no. Peccato per i volumi, per il resto concerto onestissimo; hanno suonato quasi tutti i pezzi del loro disco d’esordio e i presenti hanno gradito la perfomance, me compreso.splendida foto scattata con il cellulare!Rapido cambio di palco ed è il turno degli Sha-Rellies. Anzi fin troppo rapido! Esco per bere una biretta ed entro quando praticamente avevano già finito, faccio in tempo a sentire giusto le ultime due canzoni. Li avevo già visti mesi fa in apertura ai Giuda ma questa volta non mi sento di esprimere un giudizio, posso solo dire che fanno garage/rock and roll di “crampsiana” memoria, per gli amanti del genere è senza dubbio un gruppo da seguire.
Quando già iniziano i primi sbadigli in sala nonostante non sia tardissimo, è finalmente il turno dei Biters. Le file si compattano e cresce decisamente l’attenzione per seguire la performance degli americani. Beh, che dire… musicisti impeccabili (batterista pazzesco!), puliti, precisi e super-coordinati fin all’inverosimile tanto da darmi l’impressione, in alcuni momenti, di stare ad ascoltare il disco: per gli amanti del lato più zozzo del genere sarà stato sicuramente un limite.
Hanno suonato praticamente senza pause (punto a favore!) con brevissimi stacchi dove il cantante/chitarrista faceva notare, più volte, di avere la mano sinistra fasciata – ripetendo The Show Must Go On! (…su questo aspetto non mi pronuncio…). Tirando le somme devo dire che mi sono piaciuti.
Una volta che i miei pezzi preferiti sono stati eseguiti (Born To Cry, Breakin Your Heart Again, Oh Yeah, Melody For Lovers e Hallucination Generation )  e visto che alle 7 in punto mi aspetta una sveglia che fa più male di un calcio di Roberto Carlos nelle palle, qualche minuto prima delle fine del concerto chiamo ritirata e scappo verso casa, tutto sommato contento per un bel concerto infrasettimanale.

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