The Visitors – 2013 – Yeti

Conobbi i Visitors un po’ per caso: girovagando per Youtube alla ricerca di bands nuove, dopo il 500esimo skip consecutivo finalmente sentii un pezzo – South for the Summer – che mi colpì all’istante. Notai subito che una delle voci era decisamente familiare, infatti dopo qualche chiacchiera e un paio di ricerche scoprii che c’è era di mezzo Skottie dei Creeps (anche dei Crusades e  adesso anche di una nuova band chiamata Black Tower) e considerando la mia devozione per il suo gruppo principale…fu quasi automatico innamorarsi in poco tempo anche dei Visitors.
Così dopo un paio di EP, qualche mese fa finalmente è uscito il nuovo full length della band, chiamato Yeti,  ennesima perla targata It’s Alive; grazie alla Brassneck Records sono riuscito a procurarmi questo bel vinile, senza essere dissanguato dalle spese di spedizioni dagli Stati Uniti.
Il disco si presenta proprio bene: vinile celeste, inoltre layout e artwork (realizzati da Erin, bassista della band) sono curati nei minimi dettagli, questo senza dubbio è un punto a favore per chi tiene conto anche di quest’aspetto. I pezzi sono stati registrati ad Ottawa nell’inverno del 2011 ai Meatlocker Studios, mixati da Jordan Bell all’ Atomic Audio e quindi affidati a Dave Williams del Rock Among Us per il master finale. Una lunga gestazione, senza dubbio, ma ne è falsa la pena.
L’album è composto in totale da 10 tracce che già al primo ascolto sono riusciti ad attirare la mia attenzione.
Infatti, l’ascolto fila liscio come l’olio, con la giusta dose di melodia presente anche nei pezzi con atmosfere più cupe.  Nonostante alcuni brani potrebbero mettere in evidenza delle affinità sia con i Creeps (vedi Nowhere) che con i Crusades (Unicorn In The Mist) orecchie attente non faranno fatica ad individuare una propria personalità anche per questa band, grazie anche alla frequente alternanza di tre ottime voci, che rappresentano sicuramente il vero valore aggiunto della band.
Sinceramente questi pezzi mi piacciono tutti, e scegliere dei preferiti non sarebbe giusto. Certo, se dovessi consigliare cosa ascoltare per prima vi indicherei Surfin’, Vlad (c.1458), Nowhere o Havin’ Fun (On A Mountain Top).
Tutto sommato il 2013 è stato un’anno soddisfacente, che ci ha regalato ottimi dischi e tante belle sorprese, e non fatico a mettere Yeti nella mia personale TOP 5.  Non mi resta quindi che sperare di poterli vederli dal vivo da queste parti prima o poi. Nel frattempo, ascoltate e poi acquistate, andrete a colpo sicuro.

TRACKLIST
Side A
01 – Havin’ Fun (On A mountain Top)
02 – Amsterdam
03 – Nowhere
04 – Golden Coast
05 – Unicorn In The Mist
Side B
06 – Vlad (c.1458)
07 – Miles
08 – Surfin’
09 – Salem
10 – Sasquatch
All songs by The Visitors

BAND:
Erin : Bass & Vocals
Kevo Polo : Drum & Vocals
Skottie : Guitar & Vocals

The Creeps – 2013 – Our Time

Per il lavoro che faccio ho la fortuna (o meglio sfortuna, dipende dal punto di vista) di passare molto tempo di fronte al PC e di poter ascoltare tanta musica; i miei ascolti giornalieri sono fatti di Ramones, poi Screeching Weasel, poi Ramones, poi Riverdales e poi Ramones, Ramones e Ramones. Ogni tanto però mi capita di infilare nel mezzo qualcosa di nuovo e di diverso che qualche volta riesce anche a colpirmi. E’ il caso dei Creeps, terzetto canadese attivo ormai da 14 anni che, mea culpa, conosco solo da pochi anni, dopo  aver ascoltato per la prima volta quel fantastico Follow You Home, che considero, ancora oggi, uno dei migliori EP degli ultimi 5-6 anni.

Tramite bandcamp,  il combo canadese ha in pratica regalato ai fan (free download/ libera donazione) questo nuovo EP, Our Time, secondo episodio di una presunta trilogia iniziata con These Walls.
Devo dire che questa scelta mi ha un po’ spiazzato (care labels! ma che cazzo fate, vi lasciate scappare una produzione del genere?):  avrei voluto davvero avere una copia fisica di questo EP, ma le lamentele non servono a nulla, accettiamo quindi il regalo e speriamo che un giorno qualcuno apra gli occhi e si decida a stamparlo.
La band si è ormai scollata di dosso l’etichetta di band ramonescore degli esordi virando verso sonorità molto personali, senza dubbio più cupe e oscure rispetto ai primi lavori: queste 5 canzoni non fanno altro che confermare il nuovo corso dei Creeps ( l’accordo “anti-banalità” c’è sempre in ogni canzone, rispetto!) oltre ad essere perfette come sottofondo musicale durante una lettura di Stephen King.
I pezzi che mi sono piaciuti di più sono Move (quel semplice ritornello Moo-oooo-oove, Moo-oooo-oove mi è entrato in testa in un secondo), Over and Out, e Stagger Through The City.
Particolare non di poco conto, è infine la produzione totalmente DIY fatta eccezione per il master realizzato da Dave Williams al Rock Among Us: doppio chapeau quindi per i Creeps, tanta qualità e attitudine non si trovano facilmente in giro di questi tempi.
Aspetto con ansia un nuovo full length (e magari qualche data da queste parti), nel frattempo continuerò a lobotomizzarmi con questo EP, consiglio di farlo anche voi e visto che ci siete donate qualche soldo alla band, ampiamente meritati.

 

Band
Skottie – Vocals & Guitar
Ian – Bass & Vocals
Jordy – Drums & Vocals

Tracklist
01 – Grand Ideas
02 – Move
03 – Over And Out
04 – Stagger Through The City
05 – Our Time

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