Richie Ramone – 2013 – Entitled

Mai come questa volta trovo tante difficoltà per parlare di un disco.
Quando ci sono di mezzo i Ramones, mi sento decisamente in difficoltà, la lucidità è ai minimi termini, e riesco spesso a giustificare gli scempi degli ultimi anni (Ciao Marky!) dicendo qualcosa del tipo “Si, cazzo sono i Ramones.. loro possono fare quel che vogliono!“.
Nonostante lo scetticismo e gli avvertimenti (“al rogo”, “nel camino” … ), ho deciso che comunque dovevo comprare il debutto solista di Richie Ramone, Entitled, e scrivere due righe qui. Alla fine Richie è pur sempre un Ramone e mi auto-convinco che questa può essere una buona giustificazione… ma proprio da qui parte il primo equivoco.
Se leggo R-A-M-O-N-E mi aspetto un disco che suona da R-A-M-O-N-E-S: non voglio dimostrazioni di abilità con la batteria, non voglio mega-assoli di chitarra (guai se sento il tapping!), voglio solo 4/4, downstroke a manetta, pezzi brevi, coretti e tanta melodia.
Eh si. Perchè firmarsi Ramone ti aiuta senza dubbio a vendere e fregare tanti polli (come me, d’altra parte) ma senza dubbio ti espone di più alla critiche, e caro mio Richie ti meriti davvero un paio di coppini per questo disco. Che voglia riprendersi i soldi del merchandising che gli furono negati da quel cattivone di Johnny? Boh, chi lo sa. In ogni caso, cercherò di essere rapido e indolore.
Partiamo dal package.. risicato al massimo! Cazzo, manco fosse una demo o un promo-cd. Scarno, ridotto all’essenziale. Preferivo spendere qualche euro in più e avere per lo meno un libretto da sfogliare.. ma niente. La parte più interessante sono, senza dubbio, gli special thanks dove figura Joe Queer (Chissà cosa ne pensa Marky!).
Voce… Richie non tiene il passo. La sento poco naturale e costantemente sottosforzo canzone dopo canzone e, a mio malgrado, devo dire che a volte mi sembra un po’ fastidiosa e la bella voce apprezzata durante la militanza nei Ramones, sembra purtroppo un ricordo sbiadito…e questa è una pugnalata al cuore per ogni Ramones-maniac.
Canzoni…alle mie orecchie suonano come b-side scartate da una versione hard-rock/metal di Animal Boy. Scelta coraggiosa (punto a favore) ma già al termine della prima canzone diventa controproducente. Non a caso, per alzare il livello del disco occorre rifuggiarsi nel passato e il mattacchione di Richie ci ripropone I Know Better Now, Smash You, I’m Not Jesus e Humankind che – non a caso – sono le migliori insieme con Take My Hand.
Inutile dire che preferisco le versioni originali, ma le ha scritte lui,e può fare quello che vuole. Ah, per chi avesse pre-ordinato la versione in LP si è beccato anche l’ennesima versione di Somebody Put Something In My Drink (che culo!).
Se il disco fosse firmato Richie Beau, probabilmente avrebbe avuto avuto un impatto e un senso diverso nei miei confronti e sicuramente in molti altri: sembrerà una banalità, ma per tutti i lobotimizzati, questo fa la differenza, prevedo quindi tanta polvere per questo cd.
Morale della favola? Se sei un Ramone tutto ti è permesso, ma non pisciare fuori dal vaso perchè Johnny vi sta aspettando tutti al varco per riempirvi di legnate.
PS: quando verrà in Italia Richie?

TRACK LIST:
01 – Criminal
02 – I Know Better Now
03 – Entitled
04 – Take My Hand
05 – Smash You
06 – Better Than Me
07 – Into The Fire
08 – I’m Not Jesus
09 – Someday Girl
10 – Humankind
11 – Vulnerable
12 – Forgotten Years

BAND:
Richie Ramone – vocals and drums
Tommy Bolan – guitars
Jiro Okabe – bass

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