Dopo mille anni, torno a scrivere un live-report semplicemente perchè tornano in Italia i miei amatissimi Dwarves.
L’ultima volta che li vidi fu in California in apertura agli Screeching Weasel (ho di nuovo i brividi a pensarci, vecchio report qui). e complice il batticuore da adolescente non riuscii a godermi in pieno lo spettacolo.
A distanza di qualche anno, i protagonisti principali questa volta sono loro e le mie attenzioni sono per Blag Dahlia & Soci a questo giro con Nick “Pisellone” Oliveri al basso.
In apertura ci sono stati gli Svetlanas, ma ho preferito vegetare mezz’ora in più sul divano e li ho skippati alla grande.
Più o meno alle 11, partono i Dwarves. I feedback provenienti dal Groezrock parlavano di uno show non proprio esaltante, probabilmente penalizzati dallo stage troppo grande. Beh, opinione più o meno condivisa da tutti i presenti al Bloom i Dwarves hanno spaccato!!!!
Sarà che ero super carico per l’occasione, ma hanno fatto uno show pazzesco, riproponendo i classici della band più i pezzi più fighi dell’ultimo album, Scaletta pressoché simile al concerto di Berlino, che potete vedere qui. Visti gli orari improponibili per un giovedì, il concerto termina dopo solo 45 minuti e senza encore (perchè?); giusto il tempo di salutare qualche amico e scambiare due chiacchiere con Blag Dahlia tranquillamente a suo agio fuori dal Bloom, si scappa verso casa, saltando il banchetto (alè per il mio portafoglio!).
The Dwarves Are Still The Best Band Ever!
After a thousand years, I get to write a live-report simply because my beloved Dwarves are back in Italy Dwarves.
The last time I saw them was in California open for Screeching Weasel (I have goose pimples thinking about that day, old report here). accomplice and the heartbeat as a teenager I could not fully enjoy the show.
A few years later, the main protagonists this time are their and my attentions are for Blag Dahlia & Associates in this round with Nick “Big Dick” Oliveri on bass.
The show was opened by Svetlanas, but I preferred to vegetate half an hour more on the sofa and I’ve skipped the band, sorry.
More or less at 11pm, Dwarves jumped on stage. The feedback from Groezrock weren’t so positive, probably penalized because of the big stage. Well, opinion more or less shared by all the friends at the Bloom: Dwarves kicked ass!!!!
Maybe because I was super exicted for the occasion, but they really did a crazy show, playing all the classics and the coolest songs of the last album, almost like the show in Berlin (setlist here).
Probably because of the unreasonable hours for a Thursday night, the show ends after only 45 minutes without encore (why?), I just had enough time to greet some friends and talk a little bit with Blag Dahlia outside the venue, speeding up to home and skipping the merch table(hooray for my wallet!).
The Dwarves Are Still The Best Band Ever!
Che li si conosca o meno, i Bom Prò da Livorno sono quasi 20 anni che suonano e nonostante il tempo passato hanno mantenuto inalterato lo spirito che li ha sempre contraddistinti, ossia quel sound anni ’90 marchiato tricolore che tanto ci ha faceva battere il cuore, ormai anni fa.
In Autobus 7, tra momenti di alta goliardia/genuina “idiozia” (nel senso buono del termine sia chiaro, vedi Trombadaria, Birre, Quaglia Innamorata) e sprazzi di maturità (Autobus n°7) i vecchi punk-rockers livornesi, a mio avviso, azzeccano l’album condito con ottimi cori scuola Flower-Punk e con due cover, I Can’t be, già comparsa nella Compilation Tributo dei Ramones, e Forza Sugar dei Rockin’ Horse. Fare un album in italiano è ormai utopico ma i ragazzi hanno dimostrando che con il giusto spirito tutto è possibile.
Durango 95 – Fuckin’ 40
Ho ricordi vaghissimi dei Durango 95, ricordo un lontano passato come cover/tribute band dei Ramones ( il nome è comunque abbastanza eloquente) e poi niente più.
A distanza di tanti anni, ho nuovamente notizie da parte loro, da quello che ho capito Ivano si è circondato di ex-membri dei Cani Pazzi e ha sparato fuori questo disco.
E’ punk rock in italiano, ben suonato, ben prodotto e con dei bei cori ma che a volte cade davvero troppo nel banale (caratteristica comunque frequente del punk-rock in italiano ,eh).
Gli spunti interessanti ci sono vedi, Fottuti 40, Un incubo, Happy (con la presenza di Ally Bubblegum), a voler dimostrare che non è necessario parlare di canne e sbirri per fare del buon punk-rock in italiano.
Scelta coraggiosa coverizzare in italiano (Lo sceriffo, Death or Glory, E’ tutto ok) ben 3 pezzi di 3 mostri sacri che a dire il vero non mi convincono affatto. Sinceramente mi aspettavo molto di più da chi gli anni ’90 li ha vissuti in pieno, ma il mio parere vale davvero zero e sono certo che a molti altri quest’album sarà piaciuto e piacerà.
Cavaverman – 8-bit From Hell
Ho già avuto modo di parlare dei Cavaverman(ex-Viboras) lo scorso anno con la recensione di James Dead Again, ci lasciarono con un bel disco dal sapore Misfits/periodo Graves. E questo nuovo ep, continua sull’onda precedente a voler dimostrare che la passione per zombie, videogames 8-bit (leitmotiv dell’ EP) è eterno anche se i 20 anni li hai già passati da un pezzo. Suonato bene (ma son certo che son in grado di fare ancora meglio) spicca senza dubbio la voce del cantante, incredibilmente potente e da sfruttare in pieno nelle prossime uscite (a quanto pare stanno lavorando a un nuovo album). Noi li aspetteremo con molta curiosità. Merita l’ascolto.
Honey – Honey
Adesso è il turno di parlare di un nome nuovo. Oddio, non proprio nuovo visto che mi hanno scritto tipo mille mesi fa, mille volte e solo ora mi sono messo a recensire l’album. Bene, gli Honeysono dei giovanotti della Romagna – nuove leve per intenderci – ma che sanno il fatto loro. Si parla di punk rock/hardcore melodico anni ’90, colpisce la buona tecnica di base e un’ottima conoscenza dei “principi fondamentali” del periodo,
Pur risultando in alcuni casi un po’ acerbi e violando ben due delle mie regole musicali (mai superare i 2:30 minuti e mai chitarre in levare), mi sento di promuovere i ragazzi aspettando con curiosità nuovo materiale. Ah, la Morning Wood Records, label olandese, ha pubblicato il disco. Che ci abbiano visto lungo?
Dee Cracks/Zatopeks – Behind the spotlight
C’era una volta Dee Dee Ramone, bassista della band più figa di tutti tempi che prese una clamorosa sbandata per il rap, abbandonò tutto, cambiò nome d’arte e incise Standing In The Spotlight. Riscontri negativi del periodo a parte, sin dal mio primo ascolto ho sempre considerato l’album una piccola gemma: lo stile di Dee Dee è il migliore anche quando vuol far cagare.
A distanza di 25 anni, Dee Cracks e Zatopeks, in collaborazione con Striped Music e il Ramones Museum di Berlino, si sono uniti per omaggiare la loro amicizia e il compianto Dee Dee interpretando due pezzi a testa e dandoci un’idea di come avrebbero potuto suonare i pezzi in chiave-Ramones: i DeeCracks pescano Brooklyn Babe e Poor little rich girl, Zatopeks rispondono con Mash Potato Time e Baby Doll.
I pezzi (praticamente i miei preferiti) e gli interpreti – bene o male – li conosciamo tutti e sappiamo già cosa aspettarci: questo disco oltre ad essere un bel pezzo da collezione è il giusto e passionale omaggio verso un vero e proprio “Re“. Da avere assolutamente.
om Prò – Autobus N° 7
Maybe they are not so popular around Italy, but Bom Prò from Livorno are a band born almost 20 years ago and despite all this time they still have the same spirit that has always distinguished the 90s italian punk-rock wave, very popular many years ago.
Autobus N° 7, between moments of high goliardery/ genuine “idiocy” ( obviously, in the good sense of the term, see Trombadaria, Birre, Quaglia Innamorata) and lights of maturity (Autobus N° 7) the old punk-rockers from Livorno,in my opinion, made a fine record full of nice backing vocals typical of the Italian Flower-Punk Era and two great cover I Can’t be already appeared in Italian Ramones Tribute Compilation and Forza Sugar. Make an album in Italian is now an utopia but the guys shown us that with the right mood, everything is possible.
Durango 95 – Fuckin ’40
I have old memories about Durango 95, I remember them as a cover/tribute band of the Ramones (the name is quite eloquent) and then nothing more. After many many years, I got news from them: as I understood Ivano has a new backing band with former members of the Cani Pazzi and then pubblished this record.
It’s punk rock in Italian, well played, well produced and with nice backing vocals but seems too banal (frequently happens for punk-rock in Italian, uh). There are good ideas too, like Fottuti 40, Un’incubo, Happy (with Ally Bubblegum as guest), to prove that it isn’t necessary to speak about weed and bad cops to make a good punk-rock record in Italian. Courageous choice to cover in Italian well 3 songs of 3 sacred cows (Lo Sceriffo, Death or Glory, E’ tutto ok) that honestly don’t convince me at all.
I expected much more from bands that enjoyed and lived the ’90s, but my opinion is worth really zero and I’m sure many others will like and enjoy this record.
Cavaverman – 8 – Bit From Hell
I have already wrote about the Cavaverman(ex-Viboras) last year with the review of James Dead Again... they left us with a good record influenced by the Misfits/Graves period. And this new ep, catch the same wave showing that the passion for zombies, 8-bit video games (leitmotiv for the EP) is eternal even if you are quite old. Well played (but I am sure that they can do even better) stands undoubtedly for singer’s voice, incredibly powerful and I suggest to take advantage of it for future releases (apparently they are working on a new album). We will wait with great curiosity. Worth listening.
Honey – Honey
Now is time to talk about a new band. Well, not really new since they wrote me like one thousand months ago and about thousand times, only now I took the time to review the album. Well, Honey are young boys from Romagna – rookies – but they know their stuff. Excellent bases, punk rock/melodic hardcore ’90s with good melodies and enough talented.
Despite being in some cases a little immature and violating two of my basic musical rules (never exceed 2:30 minutes and never play upbeat guitars), I would promote the boys waiting with curiosity new material. Oh, the Morning Wood Records, a dutch label, has released their record. Maybe they have seen a bright future?
Dee Cracks / Zatopeks – Behind the spotlight
Once upon time Dee Dee Ramone was the bassist of the coolest band of all times, then he took a crush for rap music dropped the band, changed his stage name and did Standing In The Spotlight. Negative opinions of the period at hand, I have always considered the album a little gem either because Dee Dee is untouchable, either because despite the parts too much rap, many songs are real gems.
After 25 years, Dee Cracks and Zatopeks in partnership with Striped Music and the Ramones Museum in Berlin, worked together to pay homage to their friendship and the beloved Dee Dee interpreting two songs each: DeeCracks with Brooklyn Babe and Poor little rich girl, Zatopeks with Mash Potato Time and Baby Doll. Everyone knows – more or less – the songs ( they picked up my fav ones) and both bands so you know what to expect from this 7″. As well as being a nice collector’s item is the right and passionate tribute to a hero, a true “King“. A must have 7”.
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