Crusades – 2017 – This Is A Sickness And Sickness Will End


Per chi non li conoscesse ancora, i Crusades sono un quartetto proveniente dalla prolifica scena di Ottawa, nati ormai qualche anno fa da una costola di Steve Adamyk Band e dei Creeps, il che è già sinonimo di qualità.
This is a sickness and sickness will end, esce dopo 4 anni di silenzio per Anxious and Angry e Countless Altars (credo) solo in vinile in due versioni: nero con striature verdi e viola e in edizione super limitata color bone: un bel bianco semi-perlato con striature rosse e blu, a quanto pare già andata sold-out. In realtà in giro c’è anche una terza versione comprensiva di uno split 7″ con gli Off With Their Head disponibile in esclusiva sullo store di Anxious and Angry; ormai comprare dischi dagli USA costa veramente troppo, mi accontento della versione bone.
L’album composto da 8 tracce (4 per lato) per una durata complessiva di circa mezz’ora, naviga su tematiche e sonorità cupe esplorate già in precedenza dalla band, un po’ il loro marchio di fabbrica; tuttavia a differenza dei precedenti lavori, le chitarre virano verso suoni più morbidi, l’arpeggio è più ricercato e il disco risulta complessivamente più melodico: il che non vuol dire che stiamo parlando di un disco pop…tutt’altro… ascoltatelo e capirete cosa voglio dire: non escludo che i primi ascolti possano lasciarvi indifferente prima di essere completamente assorbiti da questo gran bel disco.
Tra le mie preferite, segnalo 1713 (The Scorching Fevers), 1940 (Whirr and Chimm) e 1846 (Once Drinking Deep).
Consiglio vivamente di procurarvelo, probabilmente finirà direttamente nella mia top ten del 2017. Alla faccia di chi mi accusa di ascoltare solo Ramonescore.
Striped ha qualche copia disponibile dell’edizione bone, non fatevelo sfuggire!

TRACKLIST
01 – 1590 (Sickness Never Ceasing)
02 – 1828 (Father Of Waves)
03 – 1713 (The Scorching Fevers)
04 – 1940 (Whirr And Chime)
05 – 1894 (Children Of Silence And Eternity)
06 – 1866 (Porch And Portal)
07 – 1846 (Once Drinking Deep)
08 – 1657 (Black Curtains Draw)

BAND
Jordan Bell : Drums, Vocals
Skottie Lobotomy: Bass, Vocals
Emmanuel Sayer : Guitar, Vocals
Dave Williams: Guitar, Vocals

The Visitors – 2013 – Yeti

Conobbi i Visitors un po’ per caso: girovagando per Youtube alla ricerca di bands nuove, dopo il 500esimo skip consecutivo finalmente sentii un pezzo – South for the Summer – che mi colpì all’istante. Notai subito che una delle voci era decisamente familiare, infatti dopo qualche chiacchiera e un paio di ricerche scoprii che c’è era di mezzo Skottie dei Creeps (anche dei Crusades e  adesso anche di una nuova band chiamata Black Tower) e considerando la mia devozione per il suo gruppo principale…fu quasi automatico innamorarsi in poco tempo anche dei Visitors.
Così dopo un paio di EP, qualche mese fa finalmente è uscito il nuovo full length della band, chiamato Yeti,  ennesima perla targata It’s Alive; grazie alla Brassneck Records sono riuscito a procurarmi questo bel vinile, senza essere dissanguato dalle spese di spedizioni dagli Stati Uniti.
Il disco si presenta proprio bene: vinile celeste, inoltre layout e artwork (realizzati da Erin, bassista della band) sono curati nei minimi dettagli, questo senza dubbio è un punto a favore per chi tiene conto anche di quest’aspetto. I pezzi sono stati registrati ad Ottawa nell’inverno del 2011 ai Meatlocker Studios, mixati da Jordan Bell all’ Atomic Audio e quindi affidati a Dave Williams del Rock Among Us per il master finale. Una lunga gestazione, senza dubbio, ma ne è falsa la pena.
L’album è composto in totale da 10 tracce che già al primo ascolto sono riusciti ad attirare la mia attenzione.
Infatti, l’ascolto fila liscio come l’olio, con la giusta dose di melodia presente anche nei pezzi con atmosfere più cupe.  Nonostante alcuni brani potrebbero mettere in evidenza delle affinità sia con i Creeps (vedi Nowhere) che con i Crusades (Unicorn In The Mist) orecchie attente non faranno fatica ad individuare una propria personalità anche per questa band, grazie anche alla frequente alternanza di tre ottime voci, che rappresentano sicuramente il vero valore aggiunto della band.
Sinceramente questi pezzi mi piacciono tutti, e scegliere dei preferiti non sarebbe giusto. Certo, se dovessi consigliare cosa ascoltare per prima vi indicherei Surfin’, Vlad (c.1458), Nowhere o Havin’ Fun (On A Mountain Top).
Tutto sommato il 2013 è stato un’anno soddisfacente, che ci ha regalato ottimi dischi e tante belle sorprese, e non fatico a mettere Yeti nella mia personale TOP 5.  Non mi resta quindi che sperare di poterli vederli dal vivo da queste parti prima o poi. Nel frattempo, ascoltate e poi acquistate, andrete a colpo sicuro.

TRACKLIST
Side A
01 – Havin’ Fun (On A mountain Top)
02 – Amsterdam
03 – Nowhere
04 – Golden Coast
05 – Unicorn In The Mist
Side B
06 – Vlad (c.1458)
07 – Miles
08 – Surfin’
09 – Salem
10 – Sasquatch
All songs by The Visitors

BAND:
Erin : Bass & Vocals
Kevo Polo : Drum & Vocals
Skottie : Guitar & Vocals

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